Trieste ha fama di essere una città multireligiosa e ospita luoghi di culto di fedi e confessioni diverse. Fu Maria Teresa d’Asburgo che negli anni del suo regno, dal 1740 al 1780, trasformò la città giuliana in una florida realtà mitteleuropea, protagonista di un autentico boom demografico, economico e sociale. Emerse un’anima multietnica con politiche di tolleranza verso gli stranieri e piena libertà religiosa. Ecco allora fiorire e svilupparsi chiese e templi variegati.
La comunità ebraica ha da secoli un forte legame con Trieste: in passato c’erano diverse piccole sinagoghe e oggi ne rimane una, costruita agli inizi del Novecento, che è fra le più grandi d’Europa. Progettata da Ruggero Berlam, presenta decorazioni di stile mediorientale e una bella cupola ben visibile in città. Per entrarci è bene controllare orari e giorni di apertura.
I cristiani ortodossi hanno a Trieste due importanti chiese: quella di San Nicolò per la comunità greco orientale e quella di San Spiridione per la comunità serba. La prima, con la sua elegante facciata neoclassica, è tra i palazzi che si affacciano sulle rive e sul lungomare della città e da qualche anno comprende un prezioso museo della presenza greca nel territorio. La seconda spunta sul canale con le sue scritte in cirillico e il suo richiamo alla scenografica architettura bizantina.
Dietro al palazzo della posta centrale sorge l’ottocentesca chiesa evangelica luterana in stile neogotico in cui si tengono spesso concerti d’organo come anche nella basilica di San Silvestro, che oggi ospita le comunità elvetica e valdese, e che è la chiesa più antica di Trieste.
Le chiese cattoliche più belle e che meritano senz’altro una visita sono la cattedrale di San Giusto, la neoclassica Sant’Antonio in fondo al canale e la barocca Santa Maria Maggiore.